Anassimandro di Mileto (610-546 a.C.), considerato dalla tradizione il secondo pensatore della storia della filosofia occidentale dopo Talete di Mileto, del quale probabilmente fu allievo, è in realtà il primo filosofo del cui pensiero ci sono rimaste non solo testimonianze (cioè notizie fornite da filosofi posteriori), come invece è nel caso di Talete, ma anche frammenti (ossia citazioni letterali che si trovano in opere di altri filosofi).

 

 

Ἄναξίµανδρος... ἀρχήν... εἴρηκε τῶν ὄντων τὸ ἄπειρον... ἐξ ὧν δὲ ἡ γένεσίς ἐστι τοῖς οὖσι, καὶ τὴν φθορὰν εἰς ταῦτα γίνεσθαι κατὰ τὸ χρεὼν διδόναι γὰρ αὐτὰ δίκην καὶ τίσιν ἀλλήλοις τῆς ἀδικίας κατὰ τὴν τοῦ χρόνου τάξιν.

Anassimandro... ha detto... che prin- cipio degli esseri è l'infinito... da dove infatti gli esseri hanno origine, lì hanno anche la distruzione secondo necessità: poiché essi pagano l'uno all'altro la pena e l'espiazione del- l'ingiustizia secondo l'ordine del tem- po.


 

Anassimandro, in Simplicio, De physica, 24, 13

 

Teoreticamente però questo discrimine è errato, perché, come ben sintetizza Nicolás Gómez Dávila, "Il pensiero, filosofico o scientifico, non è nato quando si è cominciato a pensare in un determinato modo, ma quando fu formulata la prima ipotesi". Presto Ricerca AM inserirà una trattazione di questo aspetto. Per approfondire si veda che cos'è la filosofia.