DEMOCRITO - FRAMMENTI

 

 

37. – 3. Chi sceglie i beni dell’anima, sceglie le realtà più divine; chi invece sceglie i beni corporei, sceglie le realtà più umane.

 

40. – 6. Non con i beni corporei né con il denaro, ma con rettitudine e con saggezza, gli uomini diventano felici.

 

41. – 7. È necessario evitare le colpe non per paura, ma perché si deve.

 

53. – 19. In molti vivono secondo ragione, anche senza comprenderne il valore.

 

53a. – Molti, pur commettendo le azioni peggiori, elaborano discorsi assai belli.

 

64. – 29. Molti, pur sapendo un gran numero di cose, sono privi di intelligenza.

 

65. – 30. Bisogna coltivare la ricchezza dell’intelligenza, non l’erudizione.

 

Il peggiore di tutti i mali per la gioventù sta nell'educarla alla leggerezza: perché è proprio questa che alimenta quelle passioni da cui deriva la malvagità. 68 B 178. [198 N.]. STOB. II 31, 56 [II 181. 1 App.] Δ - ου. πάντων κάκιστον ἡ εὐπετείη παιδεῦσαι τὴν νεότητα˙ αὕτη γάρ ἐστιν ἣ τίκτει τὰς ἡδονὰς ταύτας, ἐξ ὧν ἡ κακότης γίνεται.

 

I ragazzi, abbandonati a se stessi, alla maniera dei barbari, a non faticare, non apprenderebbero né il leggere e scrivere né la musica né la ginnastica né ciò che più di tutto costituisce il vero fondamento della virtù, il senso dell'onore: poiché proprio attraverso quelle discipline suol sorgere il senso dell'onore. 68 B 179. [197 N.]. STOB. II 57 τοῦ αὐτοῦ. † ἐξωτικῶς † μὴ πονεῖν [ΙΙ 181. 5 App.] παῖδες ἀνιέντες οὔτε γράμματ' ἂν μάθοιεν οὔτε μουσικὴν οὔτε ἀγωνίην οὐδ' ὅπερ μάλιστα τὴν ἀρετὴν συνέχει, τὸ αἰδεῖσθαι˙ μάλα γὰρ ἐκ τούτων φιλεῖ γίγνεσθαι ἡ αἰδώς.

 

Chi cede sempre davanti al denaro, non sarà mai uomo giusto. 68 B 50. [73 N.]. - 16. ὁ χρημάτων παντελῶς ἥσσων οὐκ ἄν ποτε εἴη δίκαιος.

 

Molte volte il ragionamento si dimostra più efficace dell'oro a produrre la persuasione. [STOB. ecl. II 4, 12; IV 81, 11]. 68 B 51. [104 N.]. - 17. ἰσχυρότερος ἐς πειθὼ λόγος πολλαχῆι γίνεται χρυσοῦ [STOB. II 4, 12].

 

Molti, pur senza aver appreso che sia la ragione, vivono secondo ragione. 68 B 53. [122 a N.]. - 19. πολλοὶ λόγον μὴ μαθόντες ζῶσι κατὰ λόγον.

 

Molti, pur possedendo una molteplice erudizione, son privi dell'intelletto. [STOB. flor. III 4, 81]. 68 B 64. [190 N.]. - 29. [II 158. 10 App.] πολλοὶ πολυμαθέες νοῦν οὐκ ἔχουσιν [STOB. III 4, 81].

 

Bisogna sforzarsi per capire molto, non per avere una molteplice erudizione. [cfr. 22 B 40]. 68 B 65. [191 N.]. - 30. πολυνοΐην, οὐ πολυμαθίην ἀσκέειν χρή. Vgl. Heraklit 22 B 40.

 

Meglio è per gli stolti essere sottoposti al comando altrui che comandare. [STOB. flor. IV 2, 13]. 68 B 75. [144 N.]. - 40. [II 159. 15 App.] κρέσσον ἄρχεσθαι τοῖς ἀνοήτοισιν ἢ ἄρχειν [STOB. IV 2, 13]. Vgl. Plato Alc. I 135 B 7.

 

L'invidioso procura dolore a se stesso come ad un nemico. [STOB. flor. III 38, 47]. 68 B 88. [82 N.]. 54. ὁ φθονέων ἑωυτὸν ὡς ἐχθρὸν λυπέει [ΙΙ 161. 10 App.] [STOB. III 38, 47].

 

 

Odioso è non colui che commette ingiustizia, bensì colui che la commette deliberatamente. 68 B 89. [39 N.]. - 55. ἐχθρὸς οὐχ ὁ ἀδικέων, ἀλλὰ ὁ βουλόμενος.