Parerga und Paralipomena

(1851)

 

Über Gelehrsamkeit und Gelehrte

 

[A proposito d'erudizione e di scienziati]

 

 

244

 

A vedere le numerose e svariate istituzioni destinate all'insegnamento e allo studio e la grande folla di scolari e maestri, verrebbe da pensare che al genere umano sia estremamente a cuore intendere le cose e conquistare la verità. Ma, anche qui, l'apparenza inganna - i maestri insegnano per guadagnar denaro e aspirano non già alla saggezza, ma alla parvenza della saggezza e al prestigio che ne deriva; gli scolari, a loro volta, studiano non già per raggiungere conoscenza e penetrazione, bensì per poter chiacchierare e darsi delle arie. [...]

 

245

 

Studenti ed eruditi di ogni genere e di ogni età, di regola, vanno soltanto in cerca di notizie, non già di penetrazione nelle cose. Per loro è un punto d'onore aver notizia di tutto quanto, di tutte le pietre e piante o battaglie o di tutti gli esperimenti, e di tutti quanti i libri. Che la nozione sia soltanto un mezzo per giungere alla penetrazione delle cose, ma di per sé abbia poco o nessun valore, non viene loro in mente; è, invece, un modo di pensare che caratterizza la mente filosofica. Quando osservo l'imponente erudizione di quella gente che sa tutto, alle volte, mi vien da dire a me stesso: quanto poco deve aver avuto da pensare un simile tipo, se ha potuto leggere tanto!

 

246

 

Come il molto leggere e studiare va a scapito del pensare autonomo, così il molto scrivere e insegnare fa perdere all'uomo l'abitudine della chiarezza ed eo ispo della profondità nel sapere e nell'intendere; poiché a un tal uomo manca il tempo di raggiungerle. Perciò l'insegnante è costretto, nelle sue lezioni, a colmare le lacune e i punti dove non ha chiare conoscenze con parole e frasi. È questo che rende così infinitamente noiosi la maggioranza dei libri, non già l'aridità del soggetto. Infatti, come si afferma che un buon cuoco è capace di rendere mangiabile perfino una suola vecchia, così anche un buono scrittore riesce a intrattenere anche con il soggetto più arido.