LIBERTA' E AUTORITA'
tratto da Politica in "nuce" di Benedetto Croce 



Chiamando "autorità" tutto quanto rappresenta il momento della forza (promessa o minaccia che sia, annunzio di premio o di pena), e "libertà" quanto rappresenta il momento della spontaneità e del consenso, deve dirsi che in ogni Stato autorità e libertà sono inscindibili: la libertà si dibatte contro l'autorità, e pur la vuole, e senz'essa non sarebbe. Si celebra la libertà: a ragione. Quale parola fa battere con più calore e dolcezza il cuore umano? [...] Ma a ragione altresì si celebra l'autorità, l'ordine, la regola, il sacrifizio che ciascuno deve a ciascuno e tutti a tutti, e che è il potenziamento di ciascuno in ciascuno e di tutti in tutti: se la parola "libertà" sorride all'animo, quella di "autorità" lo rende serio e severo. Il torto è solo degli esclusivi celebratori della forza o dell'autorità, e del consenso o della libertà, che dimenticano che il termine da essi escluso è già incluso nell'altro, perché suo correlativo.

[Croce, B., La mia filosofia, Adelphi, Milano, 1993 pp. 195-196]