ONNIPERVASIVITA' DEL LAVORO
di Ernst Jünger 



La giornata lavorativa conta ventiquattro ore; rispetto a questo la distinzione tra l'orario di lavoro e tempo libero resta secondaria. L'uomo che si allontana dal proprio posto di lavoro non abbandona il sistema. Acquista semmai un'altra funzione, nel momento in cui si trasforma in un consumatore, in un utente del traffico o in un ricettore di notizie. Che egli si muova nella rete delle strade terrestri, marine o aeree o nel cerchio magico dei giochi elettronici - resta sempre nel sistema. Dovere e piacere si intrecciano in una stoffa cangiante. Ciò si nota particolarmente laddove cresce il dinamismo, come nel volo, o nella padronanza dei veicoli veloci.

[JUNGER, Ernst, Maxima-Minima, Guanda, p. 71]