Postilla sul concetto di ESSERE e la sua "semplicissima difficoltà"

Anche il concetto di essere, il concetto semplicissimo, sottostà a questo inconveniente, in quanto esso comincia a dire qualche cosa alla mente, quando, dopo che s'è visto ch'esso è, a rigore, non definibile (=qualsivoglia definizione lo implica di necessità, ndr.), si rivela però come quello in cui tutti gli altri si risolvono, come quello che non è un genere, in quanto contiene in sé tutte le differenze e non può essere perciò determinato da altro; perciò la semplicità dell'essere, esigendo di essere intesa al confronto con altro, non è un titolo sufficiente per fare dell'essere un principio immediatamente perspicuo (=auto/evidente in sé e per sé, ndr.), ma solo un titolo perché si possa e si debba, dopo quella intelligenza, "porlo come principio".
Così l'Enciclopedia di Hegel muove sì dall'essere, ma presuppone la Fenomenologia, in cui si dimostra che si deve (o almeno si può con vantaggio) muovere dall'essere.

Saggio di una metafisica dell'esperienza (1938), pubblicazione rielaborata della tesi di laurea, segnalata, tra gli altri, come lavoro di valore da Benedetto Croce su "La critica".

 

Eugène Delacroix, Hamlet and Horatio in the Graveyard (1839)
Eugène Delacroix, Hamlet and Horatio in the Graveyard (1839)