György Lukács

 

[L'eterno attimo che dà senso alla vita]

 

L'etica ci imporrebbe di vivere al livello dello stato d'animo più alto che mai abbiamo vissuto (anche solo come possibilità), e cioè nella direzione di un prolungamento all'infinito verso l'alto di questo stato d'animo; senza nessuna considerazione per “gli stati d'animo momentanei” – anche se questi dovessero durare negli anni. Tuttavia, da un punto di vista metafisico, quello è il vero contenuto della vita (l'Io in sé) e questi puro fenomeno. Anche quando partecipiamo alla vita vera solo per pochi istanti. La possibilità, l'irripetibile realizzarsi di una possibilità – dice Eckhart – significano la sua eterna realtà. Da un punto di vista metafisico il tempo non esiste. E quell'attimo in cui sono stato io, è davvero la vita, la vita stessa, la vita piena. Anche se quegli stati d'animo che riempiono “tutta la vita” sono solo “momenti”.  

 

Diario, notte dell'11 maggio 1910

 

(Budapest, 13 aprile 1885 – Budapest, 4 giugno 1971)