Johann Gottlieb Fichte

(1762-1814)

 

La missione del dotto

(1794)

 

[Cultura e realizzazione di sé]

 

L'acquisizione di questa capacità, vuoi di reprimere ed estirpare le nostre erronee inclinazioni personali formatesi prima del risveglio della nostra ragione e della consapevolezza della nostra autonomia, vuoi di modificare le cose al nostro esterno e di trasformarle secondo i nostri concetti: l'acquisizione di questa capacità, dicevo, si chiama cultura, e il determinato grado che di questa capacità si raggiunge viene chiamata nell'identico modo. La cultura si differenzia solo per i suoi gradi, che sono innumerevoli. Essa è il sommo ed unico mezzo per raggiungere lo scopo finale dell'uomo, la compiuta corrispondenza con se stesso, quando viene considerato come un ente razionale sensibile.

 

 

Einige Vorlesungen über die Bestimmung des Gelehrten, tr. it. Editori Riuniti