SULL'EDUCAZIONE


Senza dubbio è un lodevolissimo sforzo nell'insegnamento moderno quello di rendere facile e interessante il più possibile ciò che i giovani devono apprendere; ma quando questo principio è spinto a tal punto da non richiedere ch'essi imparino alcuna cosa salvo ciò che è ridotto in modo facile e interessante, allora uno dei principali oggetti dell'educazione viene sacrificato.


Sono lieto che vadano scomparendo i vecchi sistemi d'insegnamento brutali e tirannici – i quali però avevano efficacia nel rafforzare l'abitudine ad applicarsi; ma i nuovi sistemi, a quanto mi sembra, stanno tirando su una razza di uomini che saranno incapaci di fare qualunque cosa sia loro sgradevole.


Non credo dunque che il timore, come elemento dell'educazione, debba esser bandito; però sono certo che non deve essere un elemento predominante. Giacché, quando esso predomina tanto da precludere l'amore e la confidenza per parte del bambino, verso coloro che dovrebbero esserne per anni i consiglieri creduti con fede illimitata, così da chiudere forse le sorgenti di una confidenza franca e spontanea – quale è nella natura del bambino –, allora se ne ha un male che va a forte detrimento di quei benefici morali e intellettuali che possan derivare da qualsiasi altro lato dell'educazione.


J.S. Mill, Autobiografia [Autobiography] (1873), tr. it. Carabba, 2010, pp. 65-66