SINOSSI DELLE TESI SUL PRINCIPIO

 

a cura di Alessandro Bona

 

 

A) Tesi della mediazione universale
1. Dio è in tutte le cose in modo che tutte sono in Dio.
2. Dio è in tutte le cose per la mediazione dell’universo; ne consegue che tutto è in tutto e che qualunque cosa è in qualunque cosa.
3. L’universo, in quanto ordine della natura, ha preceduto tutte le cose, affinché qualsiasi cosa possa essere in qualsiasi cosa.
4. In una creatura qualunque, l’universo è questa stessa creatura; così ogni cosa le accoglie tutte, affinché siano, contratte in questa, questa stessa creatura.
 
B) Tesi della pluralità apparente
1. Una cosa qualsiasi, non può essere in atto tutte: essendo contratta, essa le contrae tutte, affinché esse siano la stessa.
2. Se tutte le cose sono in tutte, sembra che tutte le cose precedano una qualunque di esse.
3. Dunque, tutte le cose non sono una pluralità, perché la pluralità non precede nulla.
4. Perciò, tutte le cose senza pluralità hanno preceduto una cosa qualunque, secondo un ordine di natura.
5. Più cose non sono, dunque, in una qualsiasi cosa in atto, ma tutte, senza pluralità, sono questa cosa stessa.
 
C) Tesi della doppia contrazione
1. L’universo è contratto nelle cose, e ogni cosa che esiste in atto contrae i suoi universi, affinché essi siano in atto ciò che essa è.
2. Tutto ciò che esiste in atto è in Dio, perché Dio è l’atto di tutto.
3. Ma l’atto è la perfezione ed il fine della potenza.
4. Essendo l’universo contratto in qualsiasi cosa esistente in atto, è chiaro che Dio, che è nell’universo, è in qualsiasi cosa, e che qualsiasi cosa, che esiste in atto, è, come universo, immediatamente in Dio.
 
D) Tesi della contrazione universale
1. L’universo è in qualunque cosa, come qualunque cosa è in esso.
2. L’universo è in qualunque cosa, in modo contratto, ciò che è esso stesso contrattamente.
3. Qualunque cosa nell’universo è l’universo stesso, sebbene l’universo in una cosa qualunque sia in modo diverso, e questa sia diversamente nell’universo.