Thomas Kuhn

(1922-96)

 

La struttura delle rivoluzioni scientifiche

(1962) 


Dal punto di vista sostenuto in questo saggio, queste due teorie sono fondamentalmente incompatibili, analogamente a quanto abbiamo detto a proposito del rapporto tra astronomia copernicana e tolemaica: la teoria di Einstein può essere accettata soltanto se si riconosce che quella di Newton era sbagliata. Questa continua ad essere l'opinione di una minoranza. Dobbiamo perciò esaminare le obiezioni più importanti che vengono sollevate contro di essa.
[...] In base alla teoria di Einstein si può dimostrare che le previsioni ricavate dalle equazioni di Newton avranno una precisione altrettanto buona di quella dei nostri strumenti di misura in tutte le applicazioni che soddisfano ad un piccolo numero di condizioni restrittive. Ad esempio, perchè la teoria di Newton fornisca una soluzione sufficientemente approssimata, le velocità relative dei corpi prese in considerazione deve essere piccola in rapporto alla velocità della luce. Quando obbedisce a questa e altre restrizioni, la teoria newtoniana appare derivabile da quella einsteiniana, di cui viene perciò a rappresentare un caso speciale. [...] Se la scienza einsteiniana sembra invalidare la dinamica newtoniana, ciò è solo perchè alcuni newtoniani furono così poco cauti da pretendere che la teoria di Newton producesse risultati assolutamente precisi o che fosse valida per velocità relative molto alte. […] La teoria newtoniana, nei limiti in cui è una teoria veramente scientifica sostenuta da prove valide, non ha ancora perduto la sua validità.[…] E’ sufficiente introdurre qualche leggera variante in questa argomentazione per rendere immune dagli attacchi qualsiasi teoria che sia mai stata usata da un gruppo significativo di scienziati competenti. La tanto criticata teoria del flogisto, ad esempio rendeva comprensibili numerosi fenomeni fisici e chimici. Essa spiegava perché i corpi bruciavano – essi erano ricchi di flogisto- e perché i metalli avevano tante proprietà in comune in più di quante ne avessero i loro minerali […] Se questi fossero stati gli unici fenomeni che i teorici del flogisto avessero indicato a sostegno della loro teoria, questa avrebbe potuto non essere messa mai in dubbio. Una simile argomentazione potrà essere ripetuta per ogni teoria che sia mai stata applicata con successo a un qualsiasi gruppo di fenomeni.[...] Spinta soltanto un passo più avanti [...] una limitazione del genere impedisce allo scienziato di parlare <<scientificamente>> a proposito di qualsiasi fenomeno che non sia già stato osservato.

 

Thomas Kuhn, The Structure of Scientific Revolutions, trad. it. La struttura delle rivoluzioni scientifiche, Torino, Einaudi, Torino 2009, pp. 127-28 

 

 

Post di Gabriele Giordano