Jose Benlliure y Gil (1858-1937), “La Barca de Caronte”
Jose Benlliure y Gil (1858-1937), “La Barca de Caronte”

« Difficile è la lotta contro il desiderio, perché ciò che esso vuole lo compera a prezzo dell'anima. »

 

 

Eraclito, Frammenti


Eugène Delacroix, “La morte di Sardanapalo” (1827)
Eugène Delacroix, “La morte di Sardanapalo” (1827)

« Ciò che è strano si è, che gli uomini voluttuosi, fin che ragionano in teoria, mordacemente sostengono che la felicità tutta consista ne' piaceri: ma se poi gli osserviamo nella loro vita privata, in quella vita che è una catena di piaceri quasi non interrotta, noi li rinveniamo immersi in una profonda tristezza, lamentosi, gemebondi. [...] 

Fino a che parlano della teoria filosofica, considerano questo piacere solo e puro, e allora il trovano ottima cosa: quando costretti di discendere dalla teoria, rientrano nella pratica, l'esperienza dimostra loro che il piacere materiale dipende dalle condizioni della fibbra né è illimitato, né è continuo, né è perpetuo, e che di più egli per natura sua non occupa e non esercita se non una delle più esili e delle meno ragguardevoli potenze dell'uomo, lasciando tutte le altre affamate e mal paghe; onde poi l'uomo intero è costretto a dichiararsi vuoto e misero: indi il continuo scontento, e le angoscie opprimenti, e gl'incessanti lagni de' voluttuosi. »

 

 

Antonio Rosmini, Filosofia della politica   


Caspar David Friedrich, “Tempio di Giunone ad Agrigento” (1830)
Caspar David Friedrich, “Tempio di Giunone ad Agrigento” (1830)

« Perduto davanti all’onnipotenza della divinità, negata la sua individualità concreta dalle esigenze impersonali della religione, disprezzato e vilipendiato tutto quello che vi è in lui di puramente terrestre, l’uomo si ribellò e affermò con orgoglio e violenza la sua sensualità, la sua individualità, la sua importanza.


Perduto oggi davanti all’onnipotenza della materia, negata la sua individualità dalle esigenze impersonali della scienza, disprezzato e vilipendiato tutto quello che vi è in lui di puramente spirituale, l’uomo deve ribellarsi e affermare con orgoglio e violenza la sua spiritualità, la sua individualità, la sua importanza, oppure abbandonarsi alla disperazione e all’angoscia. »

 

 

Nicolás Gómez Dávila, Notas