Di questo logos che è sempre gli uomini sono incapaci di comprensione, né prima di aver sentito parlarne, né dopo aver sentito parlarne la prima volta; e anche se tutte le cose avvengono
secondo questo logos, essi si mostrano inesperti, quando si cimentano in parole e in azioni, quali quelle che io presento, distinguendo ciascuna cosa secondo la propria natura, e spiegando come
questa è. Ma gli altri uomini non sanno ciò che fanno da svegli, così come dimenticano ciò che fanno dormendo.
Perciò bisogna seguire ciò che è uguale per tutti, ossia che è comune. Infatti, ciò che è uguale per tutti coincide con ciò che è comune. Ma anche se il logos è
uguale per tutti, la maggior parte degli uomini vicve come se avesse un proprio intendimento.
Ciò che è opposto si concilia, dalle cose in contrasto nasce l'armonia più bella, tutto si genera per via di contesa.
Da tutte le cose l'uno e dall'uno tutte le cose.
A chi discende nello stesso fiume sopraggiungono acque sempre nuove.
A ciò che non tramonta mai, come ci si potrebbe nascondere?
Gli uomini non conoscerebbero neppure il nome della Giustizia, se non ci fossero cose ingiuste.
Gli uomini migliori preferiscono una sola cosa a tutte le altre, ossia la gloria eterna alle cose mortali; i più invece, amano saziarsi come le bestie.
Questo ordine, che è identico per tutte le cose, non lo fece nessuno degli dèi né degli uomini, ma era sempre, è e sarà fuoco eternamente vivo, che secondo misura si accende e secondo misura
si spegne.
L'Uno, l'unico sapiente, non vuole e vuole essere chiamato Zeus.
Legge è anche ubbidire alla volontà dell'Uno.
Il sapere molte cose non insegna a pensare in modo retto.
Bisogna che il popolo combatta per la legge come per le mura della città.
I confini dell'anima non li potrami mai raggiungere, per quanto tu proceda fino in fondo nel percorrere le sue strade: così profonda è la sua ragione.
Uno solo vale per me diecimila, se è il migliore.
Noi scendiamo e non scendiamo nello stesso fiume, noi stessi siamo e non siamo.
Non dando ascolto a me, ma alla ragione, è saggio ammettere che tutto è uno.
La via in su e la via in giù sono una sola e medesima via.
Il Conflitto è padre di tutte le cose e di tutte re.
Immorali, mortali immortali, la vita diq uesti è la morte di quelli, la morte di questi è la vita di quelli.
Il Dio è giorno e notte, inverno ed estate, guerra e pace, sazietà e fame. Egli subisce mutazioni come il fuoco, quando si mescola con gli aromi, ed
è chiamato secondo l'aroma di ciascuno.
Coloro che dormono sono operatori e collaboratori di ciò che succede nel mondo.
Bisogna sapere che il conflitto è comune, che la giustizia è contesa, e che tutto accade per contesa e necessità.
Mutando, si riposa.
Il signore, di cui è l'oracolo che si trova a Delfi, non dice né nasconde, ma allude.
Tutte le cose per la divinità sono belle, buone e giuste; invece gli uomini hanno considerato alcune cose ingiuste e altre giuste.
Nella circonferenza del cerchio il principio e la fine coincidono.
Comune a tutti è il pensare.
Quando uno vuole parlare con intelligenza deve farsi forte basandosi su ciò che è comune a tutti come la città sulla legge, e in modo anche più forte. Infatti tutte le leggi umane si nutrono
della sola legge divina, perché la legge divina domina nella misura in cui vuole, basta per tutte le cose e ha prevalenza su di esse.
A tutti gli uomini è data possibilità di conoscere se stessi ed essere saggi.
Bagliore di luce asciutta è l'anima più sapiente e migliore: l'anima asciutta è la più sapiente e migliore.