Giovanni Gentile
Il vero insegnante
da Difesa della filosofia
Dunque, il vero, l'importante, il primo requisito dell'insegnante è che sappia insegnare; e poi, per conto mio, meglio se ne saprà molto e anche troppo, anche che
troppo poco; perché il vero sapere, che non è sapere indigesto che gorgoglia nel cranio di Gingillino, – il vero sapere ordinato, consapevole di sé, favorisce e non avversa le attitudini che si
possono avere all'insegnamento. Un altro requisito quindi è assolutamente indispensabile: che si sappia ciò che si deve insegnare; si sappia veramente, cioè con piena coscienza,
con sicuro fondamento, non ignorando le ragioni che si potrebbero opporre al nostro sapere, né il modo di
confutarle; conoscendo la «guisa del nascimento», come diceva Vico, di esso sapere, per modo che lo si possa ricostruire, perché conoscere è costruire la verità,
verum et factum convertuntur, come lo stesso Vico insegna. Ciò che non è così saputo, non è sapere, anzi morto ciarpame, incapace di muovere il nostro cervello e fecondarlo, svegliandone
quell'attività, quell'arte costruttiva, onde si plasmano le menti de' discepoli.